Film sullo Sport
Creed: Segreti e Curiosità del Film Che Ha Rivoluzionato il Cinema di Boxe
Rocky, il celebre film del 1976, rappresenta uno dei più importanti classici del genere sportivo, premiato con l’Oscar al miglior film e cruciale per la carriera di Sylvester Stallone, attore e sceneggiatore del progetto. Il suo incredibile successo ha portato alla creazione di quattro sequel, culminando nel 2006 con Rocky Balboa. Dieci anni più tardi, nel 2016, ha visto la luce lo spin-off Creed – Nato per combattere, diretto da Ryan Coogler. Questo nuovo capitolo segna un cambio di direzione, con Adonis Creed, figlio di Apollo, pronto a raccogliere l’eredità lasciata dal padre e da Rocky.
la trama e il cast di creed – nato per combattere
La storia di Creed – Nato per combattere ruota attorno ad Adonis Johnson, figlio illegittimo del leggendario pugile Apollo Creed. Cresciuto con il richiamo della boxe, Adonis si sposta a Filadelfia per convincere Rocky Balboa ad allenarlo. Sebbene Rocky inizialmente resistesse, il talento di Adonis e il ricordo di Apollo lo spronano ad accettare. Il film accompagna Adonis mentre dimostra il suo potenziale sia sul ring che nella vita.
Il ruolo di Adonis è interpretato da Michael B. Jordan, che ha intrapreso un intenso allenamento fisico per la parte. Sylvester Stallone torna nel ruolo di Rocky Balboa e riceve un Golden Globe per la sua interpretazione. Il film è stato anche un modo per Stallone di affrontare la triste perdita del figlio Sage, trasformandolo in un omaggio sentimentale. Tessa Thompson appare come Bianca, l’interesse amoroso di Adonis, collaborando col regista per dare profondità al suo personaggio.
i sequel e l’ordine di visione dei film
Sull’onda del successo, è stato realizzato un sequel, Creed II, nel 2018. Questo film richiama eventi e personaggi di Rocky IV, riproponendo Dolph Lundgren nei panni di Ivan Drago, con Florian Munteanu nel ruolo del figlio, Viktor. Adonis affronta Viktor in un nuovo scontro che rievoca i drammatici duelli del passato. Diretto da Steven Caple Jr., questo capitolo consolida ulteriormente il franchise. Il 2023 ha visto l’uscita di Creed III, con Jonathan Majors nel ruolo del nuovo avversario e Michael B. Jordan nel suo debutto alla regia. Questa saga continua ad evolversi, con conferme su un futuro Creed IV e possibili spin-off, con una visione cronologica consigliata per comprendere appieno lo sviluppo della trama.
dove vedere creed – nato per combattere
Creed – Nato per combattere è disponibile su piattaforme di streaming come Apple iTunes e Prime Video, sia per il noleggio che tramite abbonamento. Per chi preferisce il piccolo schermo, il film sarà trasmesso sabato 16 novembre, alle ore 21:20, su Rai 2.
Film sullo Sport
La Vera Storia di ‘The Bleeder’: L’Ispirazione Reale dietro Rocky Balboa
I film della celebre saga di Rocky sono noti per raccontare la storia di un pugile che affronta sfide straordinarie per conquistare il rispetto nel mondo della boxe. L’iconico personaggio, interpretato da Sylvester Stallone, è in parte ispirato a eventi reali vissuti dal pugile Chuck Wepner. Sebbene Rocky sia solo vagamente basato sulla sua vita, il film del 2016 “The Bleeder – La storia del vero Rocky Balboa”, diretto da Philippe Falardeau, è esplicitamente dedicato alla storia di Wepner. Il film offre uno sguardo affascinante e travolgente sulla vita dell’uomo che ha ispirato l’amato personaggio cinematografico.
la trama e il cast di the bleeder
“The Bleeder – La storia del vero Rocky Balboa” segue Chuck Wepner, interpretato da Liev Schreiber, venditore di alcolici del New Jersey e noto per aver resistito 15 round contro Muhammad Ali, considerato il miglior pugile di sempre. In un decennio sul ring, Wepner ha subito due K.O., ha avuto il naso rotto otto volte e ha dovuto ricevere 313 punti di sutura. Ma i veri scontri per lui sono avvenuti fuori dal ring, dove ha affrontato una vita fatta di eccessi con droghe, alcol, donne eclatanti, successi sorprendenti e rovinose cadute. Nonostante le difficoltà, grazie al sostegno della moglie Linda Wepner, interpretata da Naomi Watts, Chuck trova sempre la forza di rimettersi in piedi.
la storia reale che ha ispirato rocky balboa
Il personaggio di Rocky Balboa è stato presentato al mondo nel 1976 con il film “Rocky”. Nella pellicola, Rocky è un pugile di Filadelfia che lotta inizialmente per conto di uno strozzino, fino a conquistare la sua chance di sfidare il campione mondiale dei pesi massimi, Apollo Creed, interpretato da Carl Weathers. Sebbene il film tragga ispirazione dalle esperienze di Chuck Wepner, le similitudini principali risiedono nella resistenza mostrata da Wepner nel suo leggendario incontro con Muhammad Ali.
l’incontro con muhammad ali
Nato nel 1939 a Bayonne, nel New Jersey, Chuck Wepner si è guadagnato il soprannome “The Bayonne Bleeder” per la sua propensione al sanguinamento durante i combattimenti. Wepner è diventato famoso per la sua capacità di incassare i colpi, tanto che, prima dell’incontro con Muhammad Ali, aveva partecipato a 41 incontri senza mai subire un knockout. Il match con Ali, organizzato da Don King il 24 marzo 1975, rimane celebre per la strenua resistenza di Wepner che, pur subendo continui attacchi, riuscì a rimanere in piedi quasi fino alla fine, venendo abbattuto solo al 15º round.
dove vedere the bleeder in streaming e tv
The Bleeder è accessibile su piattaforme streaming come Apple iTunes e Prime Video, offrendo la possibilità di noleggiare o abbonarsi per guardare il film. È anche previsto nel palinsesto televisivo di sabato 9 novembre alle ore 21:45 su Rai 3, per chi preferisse vederlo in televisione.
Film Storici
La vera storia di Race: Il colore della vittoria – Un viaggio nel leggendario atleta Jesse Owens
Alcuni eventi storici sembrano perfetti per essere raccontati sul grande schermo. Il trionfo del velocista Jesse Owens alle Olimpiadi di Berlino del 1936, nel cuore del regime nazista, è uno di questi momenti epici. “Race – Il colore della vittoria”, film diretto da Stephen Hopkins, racconta questa straordinaria impresa, sottolineando il significato delle azioni di Owens in quel contesto storico particolare. Il film si avvale di un cast di attori famosi che interpretano i ruoli principali di questa storia.
lo sviluppo e l’uscita del film
Il film, proiettato nelle sale nel 2016, ebbe un periodo di sviluppo iniziato nel 2014, concentrandosi sulla vita dell’atleta fino alla sua trionfale vittoria ai giochi olimpici. Per garantire un’elevata fedeltà ai fatti, la produzione collaborò con la famiglia Owens, avvalendosi della Jesse Owens Foundation. Alcuni aspetti furono però adattati per rendere la narrazione più cinematografica. Il film fu accolto positivamente dalla critica, che apprezzò la narrazione e le interpretazioni degli attori.
successo e riconoscimenti del film
Una volta nelle sale, “Race – Il colore della vittoria” riscosse un notevole successo al botteghino. Con un budget di soli 5 milioni di dollari, riuscì a incassare 25 milioni a livello globale. Di produzione canadese, il film ricevette otto nomination ai Canadian Screen Awards, vincendo in quattro categorie, incluso il premio per il Miglior attore.
la trama del film
La storia si apre con la giovinezza di Jesse Owens, la cui vita si divideva tra famiglia e sport negli anni Trenta. La svolta avviene quando incontra l’allenatore Larry Snyder, che riconosce il potenziale di Owens e si propone di allenarlo come velocista. Inizia così un’intensa fase di allenamento che porta Owens alla notorietà, selezionato per rappresentare gli Stati Uniti alle Olimpiadi di Berlino del 1936. Qui si trova ad affrontare il regime nazista, determinato a dimostrare il suo valore sotto lo sguardo attento di Adolf Hitler.
il cast di attori
Il successo di un film è strettamente legato al talento del suo cast. Il ruolo di Jesse Owens fu offerto inizialmente a John Boyega, che lasciò il progetto per “Star Wars: Il risveglio della Forza”, venendo sostituito da Stephan James. James si sottopose a un rigoroso allenamento fisico per incarnare al meglio il personaggio. Jason Sudeikis interpretò l’allenatore Larry Snyder, mentre Jeremy Irons recitò nei panni di Avery Brundage. Carice van Houten interpretò Leni Riefenstahl e William Hurt fu Jeremiah Mahoney, che tentò di boicottare le Olimpiadi.
il vero racconto di Jesse owens
Jesse Owens nacque in Alabama e crebbe a Cleveland, Ohio, iniziando presto a mostrare il suo talento nella corsa. Alla Ohio State University, sotto la guida dell’allenatore Larry Snyder, perfezionò le sue abilità, fino a entrare nella squadra olimpica statunitense. La sua partecipazione ai Giochi di Berlino del 1936 fu caratterizzata da pressioni a non partecipare, ma Owens decise di gareggiare, ottenendo quattro medaglie d’oro in diverse specialità. La vittoria nel salto in lungo portò a uno storico incontro con il tedesco Luz Long, che riconobbe il valore di Owens, e anche Hitler lo salutò.
dove vedere “race – il colore della vittoria”
Il film è disponibile su piattaforme streaming come Apple iTunes, Tim Vision e Prime Video. Accedendo a una di queste piattaforme, è possibile noleggiarlo o sottoscrivere un abbonamento per godere del film con la migliore qualità video. Il film verrà trasmesso in televisione sabato 19 ottobre alle ore 21:10 sul canale TwentySeven.
Film sullo Sport
Nyad: La Vera Storia versus Hollywood – Confronto e Curiosità
In un contesto in cui le narrazioni biografiche trovano un largo riscontro all’interno dell’industria dell’intrattenimento, il film Netflix che narra la storia di Diana Nyad, derivato dalla sua autobiografia del 2015, si colloca in modo significativo. L’attenzione è volta alla veridicità dei dettagli che il lungometraggio porta a schermo, considerando le divergenze e gli aspetti controversi che riguardano la traversata a nuoto da Cuba a Florida dell’atleta.
la fonte ispirativa del film
Il film di Netflix si basa sul libro autobiografico di Diana Nyad Find a Way: The Inspiring Story of One Woman’s Pursuit of a Lifelong Dream. La World Open Water Swimming Association (WOWSA) mette in guardia gli spettatori di non accettare acriticamente il libro, visto che potrebbero esistere imprecisioni non verificate approfonditamente. Il regista Jimmy Chin, noto per il suo lavoro in Free Solo, ha affrontato le critiche attorno alla nuotata del 2013 di Nyad, sottolineando come tali rilievi non trovino fondamento nella realtà.
esperienze traumatiche
Nyad ha rivelato di essere stata abusata sessualmente dal proprio allenatore a partire dai 14 anni. In particolare, ha pubblicato un articolo sul New York Times nel 2017, in cui discute delle ricadute emotive e fisiche di queste traumatiche esperienze.
traguardi e controversie sportive
Nel 1975, a 26 anni, Nyad si è fatta notare a livello nazionale nuotando attorno a Manhattan, affermando erroneamente di essere la prima donna a compiere tale nuotata. CNN ha poi rettificato, indicando altre donne che avevano completato l’impresa prima di lei.
la relazione con bonnie stoll
Bonnie Stoll, interpretata da Jodie Foster nel film, è stata un’atleta di spicco nel racquetball professionistico nei primi anni ’80. Curiosamente, in seguito, i ruoli si sono invertiti: Nyad è diventata l’atleta e Stoll l’allenatrice.
i numerosi tentativi tra cuba e florida
Nyad ha fallito quattro volte il tentativo di nuotare da Cuba a Florida prima di riuscirci al quinto tentativo, senza l’uso di una gabbia anti-squali. Durante l’impresa, ha utilizzato uno squalo elettronico e una muta contro le meduse.
– Primo Tentativo – Agosto 1978: interrotto a causa delle cattive condizioni del mare.
– Secondo Tentativo – Agosto 2011: fermato per la dolore alle spalle e problemi di asma.
– Terzo Tentativo – Settembre 2011: concluso per via delle punture di medusa che causarono difficoltà respiratorie.
– Quarto Tentativo – Agosto 2012: terminato anticipatamente a causa delle punture di medusa e tempeste.
la traversata di successo
Alla fine, Nyad ha realizzato la storica impresa l’31 agosto 2013 a 64 anni, venendo accolta a Key West da una folla di sostenitori.
incontri con gli squali
Durante la nuotata, nonostante il deterrenta elettronico, Nyad è stata seguita da più squali.
controversie e rettifiche
L’impresa di Nyad è stata ammantata di controversia. Sono stati sollevati dubbi sulla veridicità di alcuni dettagli del nuoto e del supporto che ha ricevuto durante la nuotata. Nonostante ciò, il film è stato descritto come la storia straordinaria vera di Nyad e il regista sostiene che non vi sia dubbio sulla distanza nuotata.
affermazioni esagerate?
Nel corso degli anni, Nyad ha ammesso di aver esagerato alcuni suoi successi sportivi. C’è addirittura un sito web, NyadFactCheck.com, dedicato all’analisi delle sue dichiarazioni.
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