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Film Storici

Finale del film Ritratto della giovane in fiamme spiegato

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Un capolavoro del cinema contemporaneo, Ritratto della giovane in fiamme, diretto da Céline Sciamma, si distingue per un finale ricco di simbolismi e significati profondi. L’opera, ambientata nella Bretagna del XVIII secolo, narra l’intenso legame tra una pittrice incaricata di realizzare un ritratto segreto e la giovane donna destinata a un matrimonio imposto. Il racconto si sviluppa attraverso una raffinata costruzione narrativa che intreccia arte, memoria e sentimento.

ritratto della giovane in fiamme: trama essenziale e struttura narrativa

Nel cuore della storia emergono Marianne, artista chiamata a dipingere il volto di Héloïse, promessa sposa riluttante. Inizialmente legate solo dal vincolo professionale, le due donne instaurano progressivamente una relazione profonda fatta di amicizia, confidenze e passione amorosa. La narrazione si apre su Marianne ormai più matura che insegna pittura, rievocando i giorni trascorsi con Héloïse: un espediente che anticipa al pubblico l’impossibilità di un lieto fine per la coppia.

ritratto della giovane in fiamme: il mito di orfeo ed euridice come chiave interpretativa

Il mito greco di Orfeo ed Euridice costituisce la cornice tematica dell’intera vicenda. Orfeo perde Euridice dopo aver ceduto alla tentazione di voltarsi indietro durante la fuga dagli Inferi; questa scelta trasforma la sua amata in puro ricordo. All’interno del film, Héloïse offre una lettura alternativa: è Euridice stessa a chiamare Orfeo affinché lui si volti. Tale prospettiva riflette il rapporto tra Marianne ed Héloïse, dove entrambe sono consapevoli dell’inevitabile separazione ma preferiscono conservare almeno il ricordo intenso del loro amore.

  • Noémie Merlant: interpreta Marianne
  • Adèle Haenel: interpreta Héloïse
  • Céline Sciamma: regista e sceneggiatrice

ritratto della giovane in fiamme: dettagli linguistici e simbolici nel finale francese

Un elemento particolarmente significativo riguarda l’uso delle forme linguistiche francesi all’interno dei dialoghi. Durante quasi tutta la pellicola, Marianne ed Héloïse utilizzano il “vous”, forma formale del pronome personale francese, mantenendo così una distanza emotiva anche nei momenti più intimi. Solo nell’ultima scena Héloïse rompe questo schema rivolgendosi a Marianne con “retourne-toi”, passando improvvisamente al registro informale. Questo gesto sottolinea la piena apertura emotiva fra le due protagoniste proprio nell’attimo dell’addio definitivo.

il significato nascosto del numero 28 nel ritratto finale di héloïse

Nell’epilogo visivo del film emerge un dettaglio cruciale: sul libro tenuto da Héloïse compare il numero “28”. Si tratta dello stesso numero della pagina su cui Marianne aveva disegnato sé stessa nella copia appartenente a Héloïse della storia di Orfeo ed Euridice. Questo riferimento rappresenta non solo un segno tangibile del legame ancora vivo tra le due donne ma anche l’espressione concreta dei ricordi condivisi che sopravvivono oltre ogni separazione fisica.

la scelta musicale conclusiva in ritratto della giovane in fiamme: impatto emotivo e narrativo

La colonna sonora ha un ruolo centrale nella sequenza finale. Mentre Marianne osserva Héloïse durante un concerto orchestrale senza essere vista da lei, risuona “Estate” dalle Quattro Stagioni di Vivaldi – brano già presente nei loro momenti insieme precedenti. L’ascolto genera in Héloïse emozioni travolgenti che riaffiorano sul suo volto mentre viene ripresa dalla telecamera; gioia e dolore si fondono restituendo allo spettatore tutta l’intensità dell’amore perduto ma mai dimenticato.

il valore universale del finale e lo sguardo femminile nell’opera

Il commovente epilogo mette in luce il potere evocativo sia dell’arte sia della memoria personale. Attraverso lo sguardo esclusivamente femminile delle protagoniste – accentuato dall’assenza quasi totale di figure maschili – vengono esplorate tematiche come passione romantica, perdita irreparabile e bellezza effimera dei sentimenti vissuti intensamente ma condannati a restare nel passato.
Le scene finali suggellano i temi portanti dell’opera:
– forza dello sguardo femminile
– importanza insostituibile dei ricordi
– capacità artistica come strumento per immortalare ciò che non può essere posseduto.
Così Ritratto della giovane in fiamme trova compimento nella celebrazione poetica degli attimi condivisi e nella potenza duratura delle emozioni autentiche.

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