Film Storici
The Woman King, storia vera, errori e confronto col film
L’Agojie: Antiche Guerriere del Dahomey
Le figure centrali del film “The Woman King” sono ispirate ad un reale corpo militare tutto al femminile noto come Agojie o Mino, che in lingua locale significa “Nostre Madri”. Gli Europei dell’epoca le soprannominarono “Amazzoni del Dahomey”, associandole alle mitiche combattenti greche. Queste donne guerriere furono parte integrante del Regno del Dahomey, esistito grosso modo tra il 1600 e il 1904, e si hanno le prime tracce scritte del loro esistere a partire dal 1729. La formazione dell’Agojie potrebbe essere avvenuta durante il regno del Re Houegbadja (1645-1685) o all’inizio del XVIII secolo. Si ritiene che l’esigenza di un reggimento interamente femminile sia sorta a causa dell’elevato numero di vittime belliche che il regno stava subendo nei conflitti con gli stati africani vicini. Un’altra ipotesi le identifica come evoluzione delle abili cacciatrici gbeto del Dahomey.
– Existenza: si collocano tra il XVII e il XX secolo
– Importanza: un pilastro militare del Regno del Dahomey
Nanisca e le generali dell’Agojie
Nanisca, interpretata da Viola Davis, è il generale dell’Agojie nel film. Sebbene il personaggio sembri essere pressappoco immaginario, la sua figura potrebbe essere stata ispirata da un’osservazione del 1889 di un ufficiale navale francese riguardante una giovane recluta di nome Nanisca, che effettuò un’esecuzione durante la sua visita nella regione. La realtà delle generali dell’Agojie è Ben distante da quella rappresentata nel film; esse parteciparono attivamente a battaglie e commercio di schiavi contrariamente alla posizione anti-schiavitù attribuita al personaggio di Nanisca.
Il controverso coinvolgimento nel commercio di schiavi
Il Regno del Dahomey beneficiò notevolmente del commercio di schiavi, che costituiva una notevole fonte di ricchezza per il regno. In battaglia, i Dahomey erano famigerati per il loro modus operandi particolarmente brutale, comprensivo della decapitazione e mutilazione delle vittime. Il film tende a minimizzare questo aspetto storico per risultare meno conflittuale dal punto di vista narrativo.
Le rigorose regole dell’Agojie
Le guerriere dell’Agojie erano formalmente sposate con il re e dovevano mantenersi caste. La possibilità di una relazione sentimentale, come quella mostrata nel film tra Nawi e un mezzo Dahomey/mezzo portoghese, era pertanto improbabile.
Re Ghezo e la politica bellica del Dahomey
Re Ghezo, interpretato da John Boyega, fu un sovrano reale del Dahomey dal 1818 al 1858. Egli ampliò significativamente la presenza femminile nell’esercito Dahomeo, facendo passare l’Agojie da circa 600 a 6.000 donne. Nonostante il regno combattesse contro il commercio europeo di schiavi, fu proprio durante il suo governo che il regno partecipò attivamente nel commercio transatlantico di schiavi.
La formazione delle guerriere e la loro struttura organizzativa
Le donne potevano diventare parte dell’Agojie seguendo diversi percorsi, involontariamente per volontà di padri o mariti scontenti o volontariamente, come reclute dell’esercito Dahomeo. Nelle loro file erano inclusi anche prigionieri stranieri catturati durante le guerre. L’Agojie era ben strutturata in diverse divisioni con compiti e uniformi specifici, e contava su guerriere specializzate nell’uso di diverse armi, inclusi i fucili Winchester nel tardo XIX secolo.
Le Amazzoni del Dahomey e il commercio dell’olio di palma
Tra il 1840 e il 1870, l’Agojie favorì il commercio dell’olio di palma piuttosto che quello degli schiavi, posizionandosi in opposizione alle correnti politiche maschili del regno favorevoli alla continuazione del commercio di schiavi. Nonostante il Royaume Unito riuscì ad ostacolare il commercio transatlantico di schiavi da parte del Dahomey, le guerriere dell’ Agojie possedevano a loro volta schiavi personali.
Il valore combattivo e il declino dell’Agojie
Il coraggio e la forma militare dell’Agojie furono spesso lodati dai francesi, che combattevano contro di loro nelle guerre coloniali della fine del XIX secolo. Nonostante le guerriere del Dahomey si distinguessero per il loro valore, l’inferiorità dell’armamento rispetto a quello francese risultò cruciale durante i confronti diretti. Dopo la sconfitta del Dahomey contro i francesi e la colonizzazione del regno, l’Agojie cessò di esistere come corpo militare ufficiale nel 1904, sebbene sopravvissute del reggimento abbiano tentato di mantenere in vita la tradizione guerriera.
L’influenza culturale dell’Agojie
L’impavido reggimento femminile dell’Agojie fu fonte di ispirazione per le Dora Milaje, l’unità speciale tutta al femminile del film “Black Panther” del 2018. La risonanza della loro eredità raggiunge quindi anche il mondo cinematografico moderno.
Le scelte artistiche di “The Woman King”
Il film “The Woman King” è stato girato in Sud Africa, con la realizzazione di set significativi come il palazzo reale. Seppur offrendo una rappresentazione affascinante della potenza dell’Agojie, il lungometraggio si prende alcune libertà artistiche che si discostano dalla realtà storica, in particolare per quanto riguarda il ritratto del Dahomey e dell’approccio del regno al commercio di schiavi.
Film Storici
La Vera Storia di Lee Miller, la verità e gli errori del film con Kate Winslet
kate winslet interpreta lee miller, una fotografa di guerra
La pellicola “LEE”, con protagonista Kate Winslet nel ruolo di Elizabeth ‘Lee’ Miller, è ispirata alla biografia “The Lives of Lee Miller” scritta nel 1985 dal figlio Antony Penrose. La trama segue la vita di Miller, da modella di moda a corrispondente di guerra per Vogue durante la Seconda Guerra Mondiale.
kate winslet e lee miller: una somiglianza notevole
Antony Penrose, autore del libro e figlio di Miller, ha lavorato a stretto contatto con Winslet e la troupe cinematografica per garantire la precisione del racconto, condividendo anche gli archivi della madre. Penrose ha affermato di aver sempre desiderato Winslet nel ruolo di sua madre dopo averla vista in “Titanic”.
la carriera fotografica di lee miller
Lee Miller ha appreso la fotografia sin da bambina, grazie agli insegnamenti del padre. Successivamente, i suoi scatti durante la guerra le hanno conferito una notevole fama. L’accuratezza delle sue esperienze di guerra è stata mantenuta nel film, nonostante alcune necessarie aggiunte di finzione.
il rapporto con la sua infanzia e adolescenza
Miller ha vissuto un’infanzia turbolenta, durante la quale è stata abusata sessualmente e successivamente, in età adulta, ha continuato a sperimentare relazioni complicate con uomini più anziani.
attrezzo fotografico distintivo
La fotografa utilizzava una Rolleiflex, una scelta che la distingueva dai suoi contemporanei e facilitava un approccio più intimo con i soggetti.
lee miller e i suoi amori sullo schermo
Nel film, i partner di Miller sono rappresentati in maniera diversa dall’età reale. Ad esempio, Alexander Skarsgård interpreta Roland Penrose, il secondo marito di Miller, pur essendo anagraficamente più giovane di Winslet.
ritratto di un carattere complesso
Miller, che detestava il lavoro di modella, ha affrontato disturbi post-traumatici da stress (PTSD) dopo la guerra, influenzando negativamente la sua vita familiare. Suo figlio Antony ha scoperto solo dopo la sua morte il vasto archivio fotografico e manoscritto che ha permesso una comprensione più profonda delle sue sofferenze.
scene iconiche e accuratezza storica
Tra le situazioni fedelmente riprodotte c’è quella del bagno nell’appartamento di Adolf Hitler a Monaco, immortalata da David E. Scherman. Questo episodio è stato ripreso nel film con estrema attenzione ai dettagli storici.
un progetto realizzato con determinazione
La produzione del film, durata otto anni, ha incontrato molti ostacoli finanziari. Kate Winslet, produttrice e attrice principale, ha persino finanziato personalmente il progetto in momenti di difficoltà economica.
infortuni sul set
Durante le riprese, Winslet ha subito gravi lesioni alla colonna vertebrale, ma il lavoro sul film è proseguito con determinazione.
il potenziale pensiero di lee miller sul film a lei dedicato
Antony Penrose ritiene che la pellicola rappresenti fedelmente sua madre, nonostante alcune licenze creative necessarie per amplificare l’appeal cinematografico. Kate Winslet ha accuratamente studiato gli archivi e la casa di Miller per meglio immergersi nel personaggio.
Film Storici
Ronald Reagan: La Vera Storia Dietro il Mito di Hollywood
Il film “Reagan”, diretto da Sean McNamara, offre una rappresentazione dettagliata della vita di Ronald Reagan, dal suo periodo di gioventù alla presidenza degli Stati Uniti, fino ai suoi ultimi giorni affetti dall’Alzheimer. Attraverso una serie di eventi storici significativi, il biopic ripercorre i momenti salienti della sua vita e della sua carriera politica.
Interpretato da:
Dennis Quaid
Nato: 9 aprile 1954
Luogo di nascita: Houston, Texas, USA
Scheda su Reagan:
Ronald Reagan
Nato: 6 febbraio 1911
Luogo di nascita: Tampico, Illinois, USA
Morto: 5 giugno 2004, Los Angeles, California, USA (malattia di Alzheimer)
quali aspetti della vita di Ronald Reagan copre il film?
Il film, diretto da Sean McNamara, copre la vita di Reagan dalla sua infanzia fino alla presidenza e ai suoi ultimi giorni. Tra i temi trattati vi sono:
- I tentativi comunisti di controllare i sindacati di Hollywood
- I disordini nelle università negli anni ’60
- L’attentato del 1981
- L’abbattimento del volo Korean Air Lines 007 da parte dell’Unione Sovietica
- Le elezioni presidenziali
- La battaglia per la riduzione delle tasse
- Lo scandalo Iran-Contra
Il film tocca anche la vita personale di Reagan, inclusi i suoi matrimoni con Jane Wyman e Nancy Davis.
Nella pellicola, un giovane Ronald Reagan (interpretato da David Henrie) viene raffigurato nel 1927 mentre lavora come bagnino al Lowell Park sul fiume Rock, a Dixon, in Illinois.
ronald reagan aveva un padre alcolizzato?
Sì. Durante la sua infanzia in Illinois, il padre di Reagan, Jack Reagan, lavorava come venditore di scarpe. Spesso, a causa del suo alcolismo, i suoi sforzi per mantenere la famiglia erano compromessi, generando difficoltà finanziarie. Quando Ronald Reagan divenne un attore di successo, utilizzò parte dei suoi guadagni per trasferire i genitori in California e comprare loro una casa.
la transizione di reagan dalla recitazione alla politica è rappresentata fedelmente?
In larga parte sì. Reagan credeva che la Seconda Guerra Mondiale avesse interrotto la sua carriera cinematografica, impedendogli di raggiungere la fama degli attori più celebri del tempo. Dopo la guerra, nonostante avesse partecipato a numerosi film, la sua carriera da attore di primo piano non decollò mai come avrebbe sperato.
All’interno dell’esercito, grazie alla sua esperienza come attore, Reagan realizzò circa 400 film di addestramento per l’aviazione. Dopo la guerra, il suo interesse per la politica crebbe, portandolo a diventare prima presidente della Screen Actors Guild e poi governatore della California.
il film reagan è basato su un libro?
Nancy e Ronald Reagan sono raffigurati su una barca nel 1964. Nel film, Dennis Quaid e Penelope Ann Miller interpretano la coppia.
il personaggio di viktor petrovich è ispirato a una persona reale?
No. Il personaggio di Viktor Petrovich, interpretato da Jon Voight, è fittizio e non si basa direttamente su un vero agente del KGB. Il carattere è ispirato a vari agenti del KGB e analisti sovietici che si sa abbiano monitorato Ronald Reagan per molti anni.
tip o’neill visitò reagan in ospedale dopo l’attentato?
Sì. Uno dei primi a far visita a Reagan dopo l’attentato fu il presidente della Camera, Tip O’Neill. Entrato nella stanza di Reagan, O’Neill prese le mani del presidente e recitò il Salmo 23, cui Reagan si unì a bassa voce.
Nell’ambito della sua presidenza, il 12 giugno 1987, Reagan pronunciò il discorso “Tear Down this Wall” davanti alla Porta di Brandeburgo a Berlino, un momento centrale della sua carriera politica.
george schultz fu scavalcato da reagan?
Sì. Il Segretario di Stato George Schultz si opponeva alla vendita di armi all’Iran durante il controverso Iran-Contra Affair. La vendita, giustificata come parte di un’operazione per liberare ostaggi americani, aveva in realtà lo scopo di finanziare i Contras in Nicaragua.
dennis quaid è troppo vecchio per interpretare reagan?
No. Dennis Quaid aveva 66 anni durante le riprese del film nel 2020, mentre Ronald Reagan aveva 69 anni quando divenne il 40º presidente degli Stati Uniti nel 1981.
Dennis Quaid interpreta il 40º presidente degli Stati Uniti, Ronald Reagan.
Altri
Lady in the Lake: La Verità Storica contro il Fascino di Hollywood
La miniserie Lady in the Lake disponibile su Apple TV+, è tratta dal romanzo omonimo di Laura Lippman pubblicato nel 2019. Situata nella Baltimora degli anni ’60, la serie esplora due drammatici casi di omicidio che riflettono le disparità razziali e sociali dell’epoca. La storia segue la trasformazione di una casalinga ebrea, Maddie Schwartz, in una determinata giornalista investigativa.
adattamento tratto da un libro
Lady in the Lake su Apple TV+ è un adattamento del romanzo di Laura Lippman pubblicato nel 2019. Il libro narra le vicende di Maddie Schwartz, una casalinga ebrea annoiata dal suo matrimonio che decide di diventare giornalista investigativa nella Baltimora degli anni ’60. Lippman si è ispirata a due sparizioni reali avvenute nella città nel 1969: quella di Shirley Parker, una donna afroamericana di 35 anni, e quella di Esther Lebowitz, una bambina ebrea di 11 anni. La storia, pur essendo in gran parte inventata, affronta le diverse reazioni della stampa ai due decessi, con la morte di Parker, rinominata Cleo Sherwood, che riceve poca attenzione mediatica.
personaggi ispirati ma non reali
La protagonista Maddie Schwartz, interpretata da Natalie Portman, non è basata su una persona reale. Maddie è una casalinga che, dopo quasi vent’anni di matrimonio, si rende conto che la sua vita è priva di significato. Lascia il marito per inseguire la passione del giornalismo. Durante la sua attività, aiuta la polizia a trovare il corpo di una giovane ebrea, evento che la porta a lavorare per il Star, il quotidiano pomeridiano della città. Nonostante i pregiudizi di genere, Maddie insegue la storia di Cleo Sherwood, una donna nera scomparsa, con l’obiettivo di far carriera. Come afferma Lippman, Maddie è completamente inventata, simbolizzando le aspirazioni delle donne negli anni ’60.
ambientazione temporale
Le reali scomparse di Esther Lebowitz e Shirley Parker avvennero nel 1969, ma l’autrice Laura Lippman ha deciso di ambientare la storia della sua miniserie nel 1966, un anno da lei considerato meno ricordato e significativo degli anni ’60.
connessioni tra i casi reali
Nella miniserie, i due tragici eventi sono collegati tramite la protagonista Maddie Schwartz, che esplora le differenze nel trattamento delle scomparse da parte della stampa. La morte di Cleo Sherwood, una donna nera, viene quasi completamente ignorata, evidenziando le disparità razziali dell’epoca. Nella realtà, i due crimini non erano connessi.
circostanze della morte di Shirley Parker
Il corpo di Shirley Lee Wigeon Parker fu ritrovato il 2 giugno 1969 nella fontana del Druid Park Lake di Baltimora. Parker, madre di due figli e lavoratrice nel famoso Sphinx Club, era scomparsa cinque settimane prima. L’ultima volta era stata vista discutere con il suo fidanzato, Arno West. Nonostante fosse il principale sospettato, il corpo di Parker era troppo decomposto per determinare la causa esatta della morte.
- La morte di Parker si concluse senza una chiara causa determinata dal coroner.
- Arno West era sospettato ma mai formalmente accusato.
accuratezza storica della miniserie
Lady in the Lake è principalmente una creazione di fantasia, sebbene ispirata a veri crimini. Laura Lippman ha ammesso di aver fatto poca ricerca sui fatti e di essersi basata più su temi generali che su dettagli accurati. Sedotta dalla possibilità tematica offerti dai crimini reali, Lippman ha scelto di non farsi vincolare dalla verità storica, preferendo esplorare i limiti e le aspirazioni delle donne negli anni ’60.
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