Film Storici
La ragazza del mare e la storia vera: 10 differenze da scoprire

Un film biografico può spesso prendere alcune libertà creative per rendere la narrazione più coinvolgente, senza però allontanarsi troppo dalla realtà storica. La ragazza del mare, ispirato alla vera storia di Gertrude “Trudy” Ederle e diretto da Joachim Rønning, segue il percorso straordinario della nuotatrice che nel 1926 riuscì a compiere la traversata della Manica. Pur restando fedele allo spirito dell’impresa, il film apporta alcune modifiche rispetto agli eventi originali, scegliendo quali elementi enfatizzare e quali omettere per esigenze narrative.
la ragazza del mare: adattamenti e differenze rispetto ai fatti reali
il cambiamento del costume da bagno di trudy ederle
Nel lungometraggio, viene mostrato come Meg aiuti Trudy a creare un nuovo costume da bagno più adatto alla traversata. In realtà, fu la stessa Trudy a ideare questa soluzione innovativa, scegliendo un costume in seta e adottando tecniche particolari come l’uso di cera sugli occhialini e l’applicazione di grasso per proteggersi dal freddo dell’acqua. Questo gesto rappresentava una vera rivoluzione nell’abbigliamento femminile da nuoto degli anni ’20 ed esprimeva una forte volontà di emancipazione.
il ritorno a new york dopo il primo fallimento
Dopo il primo tentativo non riuscito di attraversare la Manica, nel film si vede Trudy prendere decisioni impulsive riguardo al proprio allenamento. Storicamente, invece, dopo aver fallito nel 1925 tornò effettivamente negli Stati Uniti e solo l’anno seguente riprese gli allenamenti in Francia prima del suo successo definitivo.
il ruolo dell’allenatore bill burgess
La pellicola anticipa l’ingresso di Bill Burgess nella preparazione di Trudy rispetto alla cronologia reale. Nella realtà dei fatti, Burgess iniziò ad allenarla solo al suo ritorno in Francia nel 1926; questa scelta narrativa serve a semplificare la timeline degli eventi.
altri elementi modificati o omessi nella trasposizione cinematografica
la promessa della roadster rossa
Un dettaglio importante non incluso nel film riguarda il padre di Trudy che le promise una vettura sportiva rossa se avesse portato a termine con successo la traversata. Tale ricompensa fu realmente mantenuta al rientro negli Stati Uniti.
l’omissione della tempesta durante la traversata
Uno degli ostacoli più significativi affrontati da Trudy durante la sua impresa fu una violenta tempesta che rese ancora più ardua la prova. Questa difficoltà non compare nella versione cinematografica, dove si preferisce sottolineare altri momenti drammatici legati all’impresa solitaria nell’oceano.
le vere cause del primo insuccesso nella manica
Mentre il film suggerisce che un sabotaggio abbia compromesso il primo tentativo di Trudy con delle pillole contro il mal di mare aggiunte al tè dal suo allenatore Wolffe, fonti storiche indicano che furono errori nella valutazione delle maree e una preparazione insufficiente i veri motivi della sconfitta iniziale.
- Daisy Ridley: interpreta Gertrude “Trudy” Ederle
- Kim Bodnia: nei panni del padre Henry Ederle
- Membri principali: Meg (sorella maggiore), Bill Burgess (allenatore), Jabez Wolffe (primo allenatore)
dettagli storici esclusi dalla sceneggiatura de la ragazza del mare
Mancanza della rubrica settimanale:
Prima della seconda traversata, Trudy scrisse realmente per un quotidiano ricevendo anche un compenso economico; questo aspetto non trova spazio nel racconto cinematografico.
Altre quattro nuotatrici tentarono senza successo l’impresa nello stesso anno in cui Ederle entrò nella storia; tra loro Helen Wainright fu costretta al ritiro per infortunio mentre Mercedes Gleitze riuscì nell’intento solo successivamente senza battere il record stabilito da Trudy.
Nel tempo quel primato resistette fino all’arrivo nel dopoguerra di Florence Chadwick.
L’infanzia difficile:
L’esperienza traumatica vissuta da Ederle all’età di sette anni quando rischiò l’annegamento viene omessa: si preferisce focalizzarsi sulle conseguenze del morbillo contratto poco prima e sul rapporto familiare.
I fratelli dimenticati:
Nella realtà familiare erano sei i fratelli Ederle ma nel film ne vengono presentati solo tre per concentrare meglio lo sviluppo narrativo sul legame tra Trudy e Meg.
sintesi delle scelte narrative rispetto alla verità storica
Molte delle variazioni introdotte servono a garantire ritmo ed efficacia emotiva alla storia raccontata su schermo. Episodi autentici ma potenzialmente dispersivi – come alcune difficoltà infantili o dettagli giornalistici – sono stati lasciati fuori per permettere allo spettatore di immergersi pienamente nello spirito pionieristico e resiliente incarnato dalla protagonista. Il risultato è una narrazione intensa ed essenziale che mantiene intatta l’aura ispirazionale dell’impresa compiuta da Gertrude Ederle attraverso le acque della Manica.
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