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Film Storici

La Società della Neve: Fatti Reali contro la Versione di Hollywood

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Un tragico incidente aereo e la lotta estrema per la sopravvivenza si svelano nella rappresentazione cinematografica “Society of the Snow”. L’opera cinematografica è un adattamento dell’omonimo libro del 2023 di Pablo Vierci, che narra la terrificante esperienza dei passeggeri del volo 571 della Forza Aerea Uruguaiana, precipitato sulle Ande nel 1972. Il film cerca di mantenere una fedeltà storica, pur concedendo alcune libertà narrative al fine di adattarsi al formato cinematografico.

la verità sul volo 571

Il volo era occupato da 45 persone, tra cui 40 passeggeri e 5 membri dell’equipaggio. Tra i passeggeri, si contavano 19 membri del team di rugby union Old Christians Club e amici, familiari e sostenitori del team. Tra i personaggi principali del film, vi è Numa Turcatti, amico del giocatore Pancho Delgado e interpretato da Enzo Vogrincic.

la realtà del percorso del volo e l’impatto

La traiettoria del volo narrata nel film omette una sosta cruciale a Mendoza, in Argentina, causata da cattive condizioni meteorologiche. La rappresentazione dell’errore del co-pilota, il Tenente-Colonnello Dante Héctor Lagurara, che credette erroneamente di aver oltrepassato le Ande, rispecchia quanto avvenuto nella realtà, anche se il film non mostra il suo volto.

i sopravvissuti e le loro scelte estreme

La brutalità e la disperazione della situazione portò i 16 sopravvissuti a fare affidamento sulle proteine dei corpi dei defunti per sopravvivere, una decisione sofferta e allineata con la loro fede. Fra di essi figurava Roberto Canessa, studente di medicina all’epoca e futuro cardiologo pediatrico, rappresentato nel film da Matías Recalt.

la lotta contro gli elementi e la ricerca di aiuto

Il film racconta di un Numa Turcatti eroico che si ferisce cercando di liberare il gruppo dalla trappola della fusoliera con un calcio. Nella realtà, Numa s’infortunò in modo meno drammatico, e l’atto decisivo fu compiuto da Roy Harley. Dopo 72 giorni di isolamento, gli sforzi dei superstiti Roberto Canessa e Nando Parrado conducono alla loro scoperta da parte di un arriero cileno dopo una marcia estenuante di 38 miglia.

il ritorno alla vita e le conseguenze

Riguardo alla socievolezza, il salvataggio effettivo dei superstiti avvenne in due fasi, con sei persone estratte il primo giorno e le restanti l’indomani, a causa di limiti di peso degli elicotteri e brutte condizioni metereologiche. La delicata questione del cannibalismo fu inizialmente elusa dai sopravvissuti, che temevano il giudizio pubblico, ma la rivelazione di questo estremo gesto di sopravvivenza fu poi accettata con comprensione una volta spiegato il contesto disperato in cui si trovavano.

l’impegno per l’accuratezza storica

Il regista J.A. Bayona ha posto particolare attenzione alla fedeltà storica durante la realizzazione del film, integrando oltre 100 ore di interviste con i sopravvissuti. Il cast del film è composto quasi esclusivamente da attori sudamericani, per mantenere l’autenticità della rappresentazione. Nonostante la riproduzione del sito dell’incidente sia stata ottenuta con l’uso degli effetti speciali, alcune scene sono state girate nei luoghi reali per aggiungere realismo alla narrazione.

i sopravvissuti e il loro coinvolgimento nel film

Nando Parrado

e Roberto Canessa hanno partecipato al film con dei camei, così come Carlitos Páez, legando così indissolubilmente la storia narrata a chi l’ha vissuta in prima persona.

Sebbene “society of the snow” prenda alcune libertà per esigenze cinematografiche, è evidente lo sforzo dei realizzatori di rispettare la veridicità degli eventi, offrendo un tributo alle vittime e ai sopravvissuti di questa tragedia.

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