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    Stunt sul Burj Khalifa in Mission: Impossible – Protocollo fantasma spiegato

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    Una delle sequenze più iconiche della saga cinematografica d’azione è senza dubbio quella in cui l’agente Ethan Hunt scala il Burj Khalifa, il grattacielo più alto del mondo, in Mission: Impossible – Protocollo fantasma. L’impresa di Tom Cruise ha ridefinito gli standard delle acrobazie nel cinema contemporaneo e rappresenta un punto di svolta nella storia del franchise. Questo approfondimento analizza i dettagli tecnici e logistici dietro la realizzazione della scena, le difficoltà affrontate dalla produzione e il motivo per cui questa acrobazia è considerata una delle più straordinarie mai viste sul grande schermo.

    mission: impossible – protocollo fantasma, la spettacolare scalata al burj khalifa

    Nel quarto capitolo della serie Mission: Impossible, Ethan Hunt si trova a Dubai con l’obiettivo di recuperare dei codici nucleari sottratti da Kurt Hendricks, noto anche come Cobalt. La missione lo porta a dover raggiungere il 130° piano dell’imponente Burj Khalifa, abbandonando ogni via convenzionale per affidarsi soltanto a guanti speciali a ventosa. La sequenza si distingue per la sua intensità, mostrando Hunt mentre si cala lungo la facciata dell’edificio e compie un salto nel vuoto ad altissima quota.

    • Tom Cruise: protagonista nei panni di Ethan Hunt
    • Michael Nyqvist: interpreta Kurt Hendricks/Cobalt
    • Brad Bird: regista del film

    mission: impossible, dietro le quinte della scena acrobatica sul burj khalifa

    Per rendere possibile questa impresa cinematografica, sono stati necessari permessi speciali che hanno autorizzato la troupe a fissare imbracature direttamente sulla struttura del grattacielo. Sono state forate pareti e pavimenti e ben trentacinque finestre sono state temporaneamente rimosse o rotte durante le riprese. Il regista Brad Bird ha collaborato con esperti tra cui ingegneri strutturali, scalatori professionisti e stuntman qualificati per garantire la massima sicurezza.

    allenamento ed esecuzione dell’acrobazia da parte di tom cruise

    Nonostante fosse stata presa in considerazione l’ipotesi di ricorrere a uno stuntman dedicato, Tom Cruise ha scelto ancora una volta di eseguire personalmente tutte le fasi dell’acrobazia. L’attore indossava un’imbracatura particolarmente stretta che limitava la circolazione sanguigna agli arti inferiori; ciò ha imposto tempi strettissimi alle riprese per evitare rischi alla salute. Anche gli elicotteri utilizzati avevano limiti operativi precisi: potevano restare in volo solo trenta minuti consecutivi.

    preparazione tecnica e simulazioni realistiche

    Per prepararsi alle condizioni estreme della scalata reale, è stata costruita una parete di vetro che replicava fedelmente l’esterno del Burj Khalifa. Cruise si è sottoposto a numerose prove su questa struttura riscaldata artificialmente per simulare le temperature elevate delle superfici vetrate dell’edificio negli Emirati Arabi Uniti.

    mission: impossible – protocollo fantasma, perché la scena del burj khalifa è unica nella storia del cinema d’azione

    Tra tutte le acrobazie compiute dall’attore nella saga – dal trattenere il respiro sott’acqua per sei minuti fino ai salti HALO ad alta quota – quella girata sulla facciata del Burj Khalifa rimane emblematica sia per complessità tecnica sia per rischio fisico reale sostenuto dall’interprete principale. La combinazione tra suspense mozzafiato ed elementi comici legati agli strumenti utilizzati (come i famosi guanti a ventosa) rende questa sequenza un perfetto esempio di intrattenimento intelligente ed emozionante.

    mission: impossible, confronto tra le acrobazie più rischiose della saga cinematografica

    Dopo aver affrontato la sfida del Burj Khalifa, Tom Cruise ha continuato ad elevare il livello delle sue performance con altre imprese memorabili all’interno della serie:
    – In “Rogue Nation” si è aggrappato all’esterno di un aereo durante il decollo
    – Ha stabilito un record personale trattenendo il respiro sott’acqua oltre sei minuti
    – Ha effettuato numerosi salti HALO ad alta quota
    – In “Dead Reckoning” si è cimentato in un salto motociclistico dalla scogliera, considerata dagli esperti come la scena più rischiosa mai realizzata nella saga

    • Kurt Hendricks/Cobalt (Michael Nyqvist)
    • Ethan Hunt (Tom Cruise)
    • Henry Cavill, coinvolto nelle scene d’azione successive ma non presente nel salto HALO specifico citato.
    • Katie Winslet, menzionata come detentrice successiva del record subacqueo.

    La valutazione dei rischi associati alle varie acrobazie dimostra come ogni nuova produzione abbia richiesto soluzioni innovative sia dal punto di vista tecnico che organizzativo. Il salto motociclistico da una scogliera resta attualmente riconosciuto come l’impresa più estrema mai tentata dall’attore nell’ambito della saga Mission: Impossible.

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