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Il bambino con il pigiama a righe: scopri la verità dietro la storia del film

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Il bambino con il pigiama a righe, ispirato al romanzo di John Boyne, emerge come una delle opere fondamentali per affrontare temi cruciali come l’Olocausto e i campi di concentramento del secolo scorso. Diretto da Mark Herman, il film offre uno sguardo attraverso gli occhi innocenti di due bambini, portando alla luce il contrasto tra gioventù e una realtà storicamente violenta. Uscito nel 2008, è diventato un punto di riferimento nell’educazione dei giovani su questo periodo, provocando discussioni su quanto gli eventi narrati rispecchiano la realtà storica.

La trama di il bambino con il pigiama a righe

La narrazione segue Bruno (interpretato da Asa Butterfield), un bambino di otto anni il cui padre (David Thewlis) è un ufficiale nazista. La famiglia si trasferisce nei pressi di Auschwitz, un famigerato campo di concentramento durante la Seconda Guerra Mondiale. Lì, Bruno incontra Shmuel (Jack Scanlon), un bambino ebreo imprigionato nel campo. Nonostante la recinzione che li separa, i due diventano amici, ignari della devastante guerra in corso, fino a quando prendono decisioni che segnano un punto di svolta nelle loro vite.

Il bambino con il pigiama a righe è basato su una storia vera?

Sia il film che il libro da cui è tratto sono opere di fantasia. Sebbene abbiano ricevuto elogi per il modo in cui trattano i temi dell’Olocausto con una morale universale, molti critici e educatori hanno segnalato l’errata percezione che si è diffusa tra gli studenti, secondo cui la storia narrata sarebbe vera. Uno studio condotto dall’University College di Londra ha evidenziato che, erroneamente, molti ritengono i “comuni tedeschi” come inconsapevoli delle atrocità durante la guerra.

Personaggi come Bruno sono utilizzati per perpetuare l’idea che pochi tedeschi fossero a conoscenza delle campagne antiebraiche, mentre in realtà tale consapevolezza era diffusa. Anche la storia di Shmuel, che viene descritto come un ragazzo imprigionato ad Auschwitz, riflette inesattezze storiche, poiché bambini della sua età erano solitamente destinati alle camere a gas a causa della loro inutilità per il lavoro forzato.

Differenze tra il film e la realtà storica

Il racconto di Shmuel e la rappresentazione della quotidianità di Bruno sottolineano il divario tra finzione e realtà. Gran parte dei bambini che arrivavano ad Auschwitz, infatti, non avevano la possibilità di sopravvivere o di socializzare vicino al campo, a meno che non venissero selezionati per sperimentazioni mediche condotte lontano dalle aree principali. Tali elementi evidenziano che, sebbene Il bambino con il pigiama a righe possa facilitare un primo approccio al tema dell’Olocausto, non dovrebbe essere considerato una riproduzione accurata degli eventi storici.

Il trailer del film e dove vederlo in streaming e in TV

Chi desidera vedere Il bambino con il pigiama a righe può trovarlo su popolari piattaforme di streaming come Apple iTunes e Prime Video. È possibile accedere al film noleggiandolo o abbonandosi al servizio desiderato, garantendo così una visione di alta qualità. Inoltre, il film sarà trasmesso anche in TV, precisamente sabato 18 gennaio, alle 21:25, su Rete 4.

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